TED: una storia a lieto fine

Nel 1984, la prima edizione del TED fu un vero fallimento. Sei anni dopo, l’ideatore Richard Saul Wurman ci riprovò, più che mai convinto della bontà della propria idea. Il tempo gli ha dato ragione

Rossella Decarolis

25/09/2020

TED: una storia a lieto fine

È probabile che l’architetto e grafico designer Richard Saul Wurman nel 1984 non abbia reagito bene al fallimento dell’impresa che aveva avviato: aveva notato una potente convergenza tra tecnologia, intrattenimento e design e aveva avuto la geniale intuizione di trattare questi argomenti in un’unica conferenza a cui diede il nome di TED (Technology Entertainment Design). La prima edizione del TED aveva tutti i presupposti giusti per raggiungere il successo. Ma nonostante l’importanza degli argomenti trattati e le rivoluzionarie proposte avanzate, il suo primo TED fu un vero fallimento.

La forza delle idee

Sei anni dopo, Wurman, convinto della forza delle sue idee, decise di riprovarci: nel 1990 il TED ebbe la sua seconda edizione, la sua seconda occasione, diventando un evento annuale a Monterey, in California. Il pubblico coinvolto era sempre più variegato e influente e proveniva da tante discipline diverse, unito dalla medesima curiosità e apertura mentale.
I primi argomenti si focalizzavano solo su tecnologia e design. Ma nel corso degli anni i relatori iniziavano a provenire anche da altri mondi come quello scientifico, culturale e accademico, rendendo il TED ancora più ricco e appetibile. Sul palco iniziavano a salire scienziati, filantropi, politici, filosofi, musicisti e tanti altri.
Il TED diventava così uno degli eventi più attesi dell’anno, considerando che si poteva partecipare solo su invito.

L’arrivo di Chris Anderson

Il 2000 è l’anno dell’arrivo di Chris Anderson sulla scena, quando decide di incontrare Wurman per discutere sul futuro del TED. Chris Anderson è un visionario che, tra le altre cose, ha dato vita a Wired USA e creato il concetto di “coda lunga” diventato di fondamentale importanza nel marketing del nuovo secolo, e ora vuole trasformare il TED. Come? Rendendolo un evento senza scopo di lucro che ha come obiettivo quello di condividere “idee che meritano di essere diffuse” e perfezionando la formula di presentazione.

Ciò che caratterizzerà i futuri eventi TED sarà, infatti, la durata massima dei talk. Se è vero che la capacità di ciascuna persona di stare concentrata non supera i 18 minuti, il grande successo di TED si basa proprio su questa semplicità e sulla capacità di intrattenere. Riducendo il tempo di presentazione non c’è più spazio per preamboli, divagazioni, slideshow infiniti e ci si concentra sull’idea pura e semplice. Perfino i nomi altisonanti perdono parte della loro attrattiva per lasciar spazio alle storie che vengono raccontate. Chiunque può tenere un talk: un professore, un medico, il nostro giardiniere o noi stessi. Quello che importa è che la storia che si racconta sia… una storia.

Presto divenne chiaro che le idee concepite al TED avrebbero dovuto varcare i confini della città di Monterey e diffondersi nel mondo intero. Così, tra il 2001 e il 2006 al TED si aggiunsero:

  • TEDGlobal, una conferenza tenutasi in varie località del mondo con un’accezione più internazionale;
  • TED Prize che premia e aiuta i relatori che sono intenzionati a cambiare il mondo;
  • Ted.com la piattaforma online che raccoglie tutti i TED TALKS ripresi durante i TED e i TEDx.

TED e TEDx: differenza

Che differenza c’è tra il TED e un TEDx? Il TED è un evento mondiale che si tiene ogni anno ospitando personalità di rilievo. I TEDx sono eventi locali che seguono il format originale dei TED e condividono in tutto il mondo idee e progetti del territorio. Il primo programma TEDx fu organizzato nel 2009.

Alcuni TED Talk di successo

Ad oggi i TED talk hanno totalizzato oltre 30.000 eventi in quasi tutti i Paesi del mondo. Sul palco del TED sono tante le storie che sono state raccontate. Vediamone alcune.

  • Sappiamo che il linguaggio non verbale determina cosa gli altri pensano e provano nei nostri confronti. Ma la vera domanda è: il linguaggio non verbale guida il nostro modo di pensare e sentire noi stessi? Sappiamo che le nostre menti cambiano i nostri corpi. Ma è anche vero che i nostri corpi cambiano le nostre menti? Può una determinata postura di pochi minuti cambiare la vostra vita? Sono queste le domande che ci pone Amy Cuddy durante il suo interessante intervento sul linguaggio corporeo: Your body language may shape who you are
  • Può la scuola uccidere la creatività? Secondo l’educatore ed esperto di creatività Sir Ken Robinson, sì. Il suo profondo e divertente intervento in cui esprime in modo originale il proprio pensiero sulla necessità di rinnovare il sistema educativo è il video più visto sulla piattaforma TED online, totalizzando 10 milioni di visualizzazioni: Do schools kill creativity?
  • Il pensiero secondo cui per avere più soldi e soddisfazioni e quindi per essere felice bisogna lavorare di più è sbagliato. Perché non sono i soldi e le soddisfazioni a renderci felici: la felicità è lo stato d’animo fondamentale per essere più produttivi, per ottenere più soldi e raggiungere le soddisfazioni! Ce lo dice lo psicologo Shawn Achor nel suo simpatico TED talk: The happy secret to better work.

Ci sono tanti altri talks di cui ci piacerebbe parlare. Magari davanti ad una calda tazza di tè e, perché no, nel prossimo appuntamento del TEDxModena.

TEDxModena - 27 settembre 2020

A proposito di TEDxModena…

Il prossimo evento TEDxModena si terrà domenica 27 settembre. Titolo: “Better together”. Si parlerà di come, nonostante le nostre differenze, insieme siamo comunque più forti di quanto potremmo esserlo da soli.

Noi di Proxima ci saremo perché ancora una volta Proxima è partner strategico del progetto. E soprattutto perché siamo troppo affamati di sapere e di curiosità per perdercelo.