Locale Amico: la città alla portata di tutti

Con gli studenti dell’Istituto Venturi, Proxima ha mappato i locali disability friendly di Modena. Ne sono nati un sito e una guida digitale interattiva

Andrea Piras

Andrea Piras

13/04/2022

Locale Amico

Si parla tanto di inclusività, così tanto che abbiamo deciso di andare a fondo alla questione e capire cosa significa veramente essere inclusivi. Il frutto di questa riflessione si chiama Locale Amico: un progetto di community design che mette in rete le storie e le esperienze di chi ogni giorni si impegna “davvero” a rendere Modena più inclusiva.

Abbiamo dunque deciso di metterci nei panni di chi vive la nostra città con esigenze differenti. Assieme ad alcuni studenti con bisogni educativi speciali, frequentanti l’Istituto Superiore Adolfo Venturi di Modena, è nata l’idea di recensire i locali della città più attenti alle esigenze di tutte e tutti, con la finalità di:

  • COINVOLGERE attivamente i servizi commerciali e gli enti del territorio in un cammino di conoscenza e accoglienza
  • CREARE relazioni nutrienti sul territorio per i nostri studenti che permettano a loro in futuro di muoversi in sicurezza per la città
  • CONDIVIDERE il piacere di guardare la città da una nuova prospettiva per apprezzare meglio il valore dell’inaspettato.

Abbiamo cercato di dare un nuovo significato al paesaggio cittadino e ai suoi monumenti, costruendo una vera e propria guida a quegli spazi e quei luoghi che vogliono aprire le porte e il cuore a tutti.

Benvenuti nella nostra piccola rivoluzione:

L’incontro

Da sempre mettiamo al centro del nostro ecosistema le relazioni di valore e l’incontro col Venturi si è inserito in questa logica, che ci porta a disegnare sempre nuovi percorsi a partire dalla cultura del dono.

Due Art director di Proxima hanno seguito in aula i ragazzi del Venturi e si sono divertiti a sviluppare con loro una narrazione capace di esplorare codici visivi e verbali attraverso l’uso di nuovi strumenti tecnologici per valorizzare al meglio i singoli contenuti.
Hanno inoltre aiutato i ragazzi a studiare e mettere in atto il percorso di lancio e di attivazione dell’iniziativa.

Gli obiettivi

Il primo obiettivo è stato quello di realizzare un libro digitale dotato di contenuti interattivi.
Il libro è stato la prima concreta azione nata per sostenere gli stessi studenti che a causa del lungo lockdown sentivano la necessità impellente di riappropriarsi dei propri spazi, del proprio territorio

Il secondo obiettivo è la realizzazione del sito dell’iniziativa: qui trovano posto tutti i percorsi, i bivi, le emozioni che i ragazzi hanno raccolto sul campo, rielaborato ed espresso come contenuto fruibile da tutti.
Il sito è stato progettato e realizzato secondo i principi fondamentali del “Design for all” e dello “Human Centered Design”, che afferma che ogni elemento del progetto è pensato a partire dai bisogni dell’utente fruitore e non del fornitore.
Il design inoltre segue quanto previsto dalle linee guida AGID (Agenzia per l’Italia Digitale).

Un movimento inarrestabile

Questo è stato solo l’inizio di un’esplorazione del territorio atta a conoscere, recensire e illustrare sempre nuovi spazi da cui nasceranno nuove storie.
Una rete così fitta da allacciare tutta la città e che non ha nessuna voglia di arrestarsi.
Il nostro modo per fare dell’engagement uno strumento di crescita della società.