Io non so disegnare.

Non è vero. Lo dico subito a te che leggerai questo articolo, non è vero che non sai disegnare. Tutti sappiamo disegnare, come sappiamo leggere, scrivere, cucinare e cantare.

Paola

Paola Rosi

20/04/2022

disegnare

Ho costruito un piccolo percorso, seguimi.

Primo passo: dimentica

…per un momento tutto quello che sai sul disegno.

Il disegnare è qualcosa che abbiamo dentro da sempre, è una tecnica che usiamo per raccontare qualcosa agli altri o anche solo a noi stessi. Da piccoli e piccole abbiamo sempre disegnato e continueremo a farlo nella vita; quello che abbiamo smesso di accettare è la possibilità di sbagliare e di sbagliare bene. Di fare cose brutte, di fare cose per noi stessi e noi stesse. Di disegnare tanto per farlo e non di disegnare per altri, di disegnare per noi. Certo, c’è chi disegna per lavoro, chi ha del talento, ma ci siamo anche noi, ci sei anche tu che di fronte a un’opera che sia quadro, illustrazione, rinascimentale, moderna, contemporanea, sospiri e affermi: io non so disegnare.

Secondo passo: cedi alla creatività

e agli errori.

Ci sono tanti modi per sbloccare la tua mano: giochi creativi, modalità di interazione con le materie, tecniche che ti aiuteranno a liberare la mente.
Ho seguito proprio quest’anno un corso su Domestika di Adolfo Serra, un illustratore spagnolo che insegna come liberare la mente e la creatività e soprattutto, ci dice che anche sbagliare va bene quando si disegna per divertirsi, per giocare. Giocare. Giocare!

Terzo passo: continua a giocare

Ergo: sta’ senza pensieri.

Oltre questo primo approccio ti consiglio anche altri libri che potrebbero aiutarti a sbloccare la tua creatività e l’immaginazione e che ho trovato sempre molto utili in momenti di vuoto, nel treno o in viaggio.
“Questo non è un libro” – di Kari Smith
“Come diventare un esploratore del mondo” – di Kari Smith
“Distruggi questo diario” – di Kari Smith
“Ruba come un artista” – Austin Kleon

Compra tutti i quaderni che vuoi, le matite colorate, i pastelli a cera, le matite, la china e gli acquerelli per sperimentare.

disegnare

Quarto e ultimo passo: annoiati!

Annoiarsi è cosa di altri tempi.. o forse no.
Annoiarsi è la chiave della creatività e ve lo dimostro con un banale esempio: quante volte vi è venuta in mente la soluzione a qualcosa sotto la doccia?

Annoiarsi è la chiave per poter osservare le cose in maniera differente, è la chiave per poter creare nuovi collegamenti creativi, per fare cose, pensare cose e disegnare cose: alberi rossi, uccellini color arcobaleno, macchine piccolissime a forma di cupcake.

Fine del percorso!

Ecco qua i quattro passi del disegno, secondo me. Adesso tutto è pronto per iniziare il percorso che ti libererà da quella sensazione di incapacità.
Annoiati, crea, butta, ricostruisci, sperimenta, gioca.

E fallo fino ad arrivare a quella sensazione che Cosmo ci canta ne L’ultima festa:

“Mi sa che chiudono il locale, eppure mi sento da Dio.”

E adesso?

Un piccolo breve esercizio per stimolare la vostra creatività: per le prossime ore, diciamo da qui a quando andrete a dormire, guardatevi intorno e cercate degli oggetti di uso comune, immaginate di dare loro un altro nome in base al loro uso e create oggetti nuovi – ad esempio una poltrona potrebbe chiamarsi comodosa oppure la penna potrebbe chiamarsi in realtà scrivente perché in realtà serve per scrivere non per pennare –

Pensi ancora di non poterlo fare?