Io ero il milanese e le Relazioni Nutrienti

La storia di come le relazioni tra le persone possono innescare un domino potentissimo che cambia il destino di un uomo.

Camilla Loperfido

Camilla Loperfido

05/08/2022

Se in questo momento dovessi pensare a un esempio di relazioni nutrienti, non potrebbe che venirmi in mente il podcast di RaiPlay Sound condotto da Mauro Pescio Io ero il milanese. E non perché (o almeno non solo) ho appena finito di ascoltarlo e sono nel pieno delle emozioni che mi ha lasciato, ma proprio perché le relazioni e come queste riescano a nutrire e far fiorire un contesto altrimenti arido, è il vero cuore di questo riuscitissimo podcast.

Ma andiamo con ordine.

  • Il podcast consigliato da Francesco Costa
  • Chi è Lorenzo S. – No spoiler, promesso!
  • Le relazioni nutrienti
  • Ristretti orizzonti e la giustizia riparativa

Il podcast consigliato da Francesco Costa

Se avete attivato l’abbonamento a Il Post e iniziate tutte le vostre sante mattine con la voce di Francesco Costa e la sua rassegna stampa Morning, sicuramente Io ero il milanese l’avrete già ascoltato o perlomeno messo in playlist.

Il podcast infatti è una delle chicche da ascoltare che Costa consiglia tutti i venerdì.

Io ero il milanese è un podcast corposo, 14 episodi per più di 10 ore di ascolto. Se fosse un romanzo sarebbe uno di quei “mattoni”che cominci con spirito di dedizione e arrivi alle ultime pagine che non sai se divorarle o indugiare un po’, per allontanare l’inevitabile separazione dai personaggi.

Perché sai che ti mancheranno.

E a me, Lorenzo S. manca già un bel po’.

Chi è Lorenzo S. – No spoiler, promesso! –

“Questa non è la storia di un eroe, tutt’altro, al contrario, è la storia di tanti fallimenti e di scelte sbagliate che ho fatto nell’arco di tutta la mia vita e che però a un certo punto sono state riconosciute come tali.”
Lorenzo presenta così la sua storia, all’inizio di ogni puntata. Si racconta con lucidità, mettendosi a nudo con una sincerità delicata e un carico emotivo potente.

Lorenzo S. entra in carcere per la prima volta per conoscere suo padre, quando aveva solo 10 giorni, e in carcere passa quasi tutti i primi quarant’anni della sua vita. A 12 anni compie il suo primo furto, a 14 la sua prima rapina.
A 33 anni si ritrova con una condanna pesantissima, di quelle che fanno perdere la speranza.
E poi?
Poi a poco a poco, le relazioni cambiano tutto.

Le relazioni nutrienti

Nelle prime righe di questo articolo ho scritto che il contesto su cui si sono innestate le relazioni era un contesto arido. Mentivo.
Nel paesaggio interiore di Lorenzo c’è sempre stato terreno fertile, ma niente veniva coltivato, al contrario. Mancavano i mezzi, mancava una coscienza di sé, mancava un’alternativa.

E proprio quando tutto sembrava ormai secco, le relazioni con gli altri e le altre, hanno innescato un’energia rinnovatrice che ha fatto fiorire quanto di buono c’era in lui, come in ognuno di noi, e di fatto ha cambiato la sua vita.

Ascoltando Io ero il milanese si ha la percezione chiara di quanto un gesto gentile in un ambiente in cui la gentilezza non è contemplata, possa essere potente.

Andare a fondo alle questioni, continuare a interrogarsi e lavorarci anche quando il tuo compito è terminato è potente; individuare una scintilla in una persona che per la società è ai margini è potente; offrire una possibilità quando tutto sembra perduto, cambia il destino di un uomo.

Ognuno di noi può lasciare un’impronta straordinariamente positiva, che mi ha fatto pensare a un processo contrario a quello della Macchia Umana raccontata da Roth.

Io ero il milanese è un podcast che fa riflettere sui propri gesti, sul proprio approccio al lavoro, sulla propria attitudine a guardare “l’altro da noi”. Perché appare chiaro come ogni singola azione possa riversarsi a cascata sulle altre e creare un’ondata di cambiamento e di opportunità che può rivoluzionare la vita delle persone. Relazioni nutrienti, appunto.

Ristretti Orizzonti e la giustizia riparativa

Quello della giustizia riparativa e della mediazione penale è un tema centrale nel podcast ed è un argomento a cui raramente ci capita di pensare (a meno di non averne a che fare per studio, lavoro, situazione personale) ma è un argomento affascinante che può essere approfondito. Per farlo si può partire da Ristretti Orizzonti, la rivista della Casa di Reclusione di Padova e dell’Istituto di Pena Femminile della Giudecca guidato da Ornella Favero, un altro nome che imparerete a conoscere ascoltando il podcast.

E voi avete già ascoltato Io ero il milanese?
A quali riflessioni vi ha portato?